È uscito in questi giorni il prezioso libro “GRONDOLA. Storia e tradizione” della studiosa Alessandra Bergamaschi

(socia corrispondente della sezione di Pontremoli della Deputazione), dedicato “ai nostri antenati”.

Grondola (frazione pontremolese) “sorge – come annota l’autrice - su uno sperone di roccia al centro di un’importante rete viaria. Il paese domina le antiche strade del Borgallo e del Bratello che, nel periodo medioevale, divennero strategiche nelle comunicazioni tra la pianura e il mare”.

Il volume consta di 180 pagine; è corredato da 110 note per dare scientificità al testo e da un apparato fotografico di 57 figure. Si snoda in 14 capitoli.

Si parla della chiesa parrocchiale (San Nicomede), dei parroci (1575-2024), delle visite pastorali, del culto della Madonna della Cintura, del Santuario di Montemese, del territorio e della popolazione, di alcuni toponimi, di grondolesi illustri (il marchese Alberto Malaspina; Alberto e Bernardo da Grondola; delle famiglie dei Filippi, dei Pizzati e dei Venturini), del famoso conteso castello di Grondola, della costruzione del campanile, della ferrovia e della stazione Grondola-Guinadi, delle calamità naturali (epidemie e terremoti), della prima e della seconda guerra mondiale. Non mancano le feste tradizionali (il primo maggio, il carnevale e il “maggio”), luoghi (le “tecchie del groppo”) con leggende particolari (“Marten Martella”, “il saraceno Vavà. I tre saraceni”) e tradizioni che scompaiono (la “trabarca” e la “ciucarlada”). Un capitolo è dedicato a Don Luigi Castellotti (1856 – 1932), personaggio eclettico e curioso che resse la parrocchia di Grondola per 36 anni, autore del celebre almanacco “Il solitario del castello di Grondola”,  uscito sul finire dell’Ottocento.

Il volume è arricchito da un’Appendice con i Censimenti della popolazione di Grondola negli anni 1810, 1849 e 1871 e della ristampa di un interessante testo della seconda metà dell’Ottocento.  

Preme segnalare quanto scrive la professoressa Alessandra Bergamaschi sul finire del primo capitolo: “La straordinaria importanza rivestita dal paese nella storia lunigianese è stata rimarcata nelle due sedute che la Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi ha tenuto a Grondola, nel 1954 e nel 1963, con la partecipazione dei più illustri studiosi di storia locale del tempo”.